Rivoli conquista il suo forte: il Demanio dello Stato cede gratuitamente il compendio storico al Comune
Una “battaglia” che l’Amministrazione comunale ha condotto per 20 anni, finita con la vittoria della conquista gratuita del Forte. Da una settimana, infatti, è diventato proprietà comunale. La firma digitale per l’acquisizione del bene monumentale fino ad oggi del Demanio dello Stato è stata posta il 22 dicembre (nei prossimi mesi seguirà il rogito notarile dopo l’accatastamento del forte). Ma è la firma digitale che ha ufficializzato il passaggio gratuito al Comune del forte asburgico “Wohlgemuth”, sentinella e porta di collegamento tra il mondo germanico e il Mediterraneo.
Nel passaggio di Beni sono compresi oltre alla Batteria alta, anche gli edifici della Batteria bassa, la caserma Massena e l’annessa vecchia scuderia.
Nel 2004, il Comune aveva acquisito anche l’edificio dell’ex Polveriera, situato in centro paese, in fase di ultimazione del restauro.
Il Forte di Rivoli è una delle fortificazioni più ammirate del territorio veneto, al confine con il Trentino. Dall’alto, infatti, si domina la Val d’Adige e si controlla la gola fluviale, con una panoramica sulle colline moreniche e le montagne. Costruito tra il 1849 e il 1852, è stato voluto dal feldmaresciallo Radetzky. Faceva parte del sistema delle tre fortificazioni veronesi, insieme ai Forti di Ceraino e di Monte, per lo sbarramento della “Chiusa Veneta”. Sorge nel luogo dove nel 1797 si svolse la storica battaglia di Rivoli, in cui Napoleone sconfisse gli austriaci. Fu teatro anche del fronte italiano nel primo conflitto mondiale. Infatti, all’interno vi si trova il museo della Prima guerra, intitolato a Walter Rama, mentre il museo di Napoleone è allestito nella palazzina vicino al municipio. Oggi, il forte è sede anche di mostre e di numerosi eventi culturali e soprattutto luogo di visita turistica.
Ma per tornare all’epoca recente, la “battaglia” municipale per arrivare alla consegna del simbolo identitario del paese è iniziata nel 1997, allo scoccare esatto del bicentenario della storica “battaglia di Napoleone”, quando divenne sindaco per la prima volta Armando Luchesa. All’epoca il Comune pagava di affitto al Demanio 3 milioni 300 mila lire l’anno, equivalenti a 1700 euro. Nel 2011, però, il canone richiesto dallo Stato lievitò a oltre 12 mila euro, con un debito triennale per il Comune di circa 386 mila euro, poi, nel 2015 ridotto a 32 mila euro e saldato. Ma è la data del 23 novembre scorso che sancisce a Venezia l’accordo definitivo con il Demanio: il compendio viene trasferito al Comune “a titolo non oneroso”, a condizione che si investano 25 mila euro l’anno in manutenzione conservativa, non vincolante, però, solo se c’è la disponibilità economica nella finanza dell’Ente locale.
“Avevo 30 anni quando nel 1997 ho iniziato la pratica per l’acquisizione, in occasione della ricorrenza dei 200 anni della battaglia di Rivoli – spiega il sindaco Luchesa – Sono passati 20 anni, ora ne ho 50, ma ho raggiunto il traguardo. E lo acquisiamo proprio nel momento in cui diamo luce (con l’illuminazione dell’edificio) ad un altro gioiello del paese, l’ex polveriera che a giorni verrà completata nella ristrutturazione”. Ed anche il suo vice, Luca Gandini commenta felice: “Il forte è l’emblema di Rivoli e dell’intero comprensorio. Averlo acquisito è un prezioso patrimonio per le prossime generazioni di rivolesi”. Annamaria Schiano