Il Comune di Malcesine diventa proprietario (gratis) del Castello medioevale. Domani il passaggio ufficiale
Il Demanio dello Stato cede gratuitamente al Comune la proprietà del Castello scaligero, uno dei luoghi più belli d’Italia, che tanti poeti e pittori ha fatto innamorare, ora location ogni giorno di promesse d’amore tra sposi. Domani, giovedì 29, alle 12, a palazzo Capitani, la firma ufficiale tra gli enti istituzionali, alla presenza del sindaco Nicola Marchesini, dell’ex Michele Benamati, del direttore del Demanio nazionale Roberto Reggi e del direttore regionale Vincenzo Capobianco. Parteciperanno inoltre assessori e consiglieri di Malcesine e i sindaci dell’area gardesana.
Una data storica, a cui si è giunti non senza ostacoli. E’ dal 2011, infatti, che Comune e Stato sono in contenzioso per l’uso del castello medioevale. Fino al 2003, Malcesine pagava un canone annuale al Demanio di 1.600 euro, ma da quella data, dopo aver sottoscritto un accordo di valorizzazione per giungere alla acquisizione del bene, il ministero dei Beni culturali e monumentali alzò la cifra del canone a 113 mila euro l’anno, inviando anche una cartella esattoriale in cui richiedeva al Comune un arretrato di 230 mila euro.
Poi, nel 2014, l’allora sindaco Michele Benamati riuscì ad abbassare la cifra a 90 mila euro. Ma ecco, che, ora, con un nuovo accordo siglato nel 2015 dalla nuova Amministrazione guidata da Nicola Marchesini, il Comune è riuscito ad ottenere il castello gratis. In cambio, però, si è impegnato a cedere l’immobile della caserma dei carabinieri di Malcesine, per la quale il Demanio paga un canone al municipio di 13 mila euro l’anno.
“Abbiamo avuto degli incontri con i dirigenti del Demanio – spiega Marchesini- e gli abbiamo presentato il conto dei lavori fatti negli ultimi 30 anni, attualizzando la cifra a più di 3 milioni di euro spesi. Quindi gli abbiamo detto: noi vi paghiamo l’affitto se voi ci riconoscete questa cifra. E’ stato così che ci hanno annullato la cartella esattoriale. Poi, con l’accordo sulla caserma dei carabinieri abbiamo sancito la “concessione in regime di reciprocità” e abbiamo riavviato un nuovo iter di valorizzazione, con cui il Comune si impegna ad investire sul castello nei prossimi 6 anni dai 600 agli 800 mila euro e lo Stato, su questo, applica il federalismo demaniale concedendo il passaggio di proprietà, con tanto di atto notarile”. Il Comune, quindi, si impegna a realizzare dei progetti di valorizzazione, che in sostanza consistono nel rifacimento dei tetti della casermetta e della sala Goethe e nuovi serramenti. La destinazione mantiene lo stato attuale. Nel castello, infatti, ci sono già tre musei: il Goethe, quello di Scienze Naturali e quello delle Galee. Inoltre c’è anche la tensostruttura laterale del teatro, dove si fanno gli spettacoli.
Ma, soprattutto, nel castello si celebrano i matrimoni: Malcesine si colloca, infatti, al 19esimo posto in Italia per numero di unioni civili celebrate. Solo l’anno scorso ne sono stati celebrati 350, praticamente un matrimonio al giorno. A.S.