In 2mila persone alla fiaccolata a Garda contro i femminicidi. Un fiume di gente vestita di rosso
Circa 2mila persone sono sfilate in silenzio ieri sera a Garda nella fiaccolata in ricordo di Alessandra Maffezzoli. Il corteo si è snodato lungo le vie del paese, con le candele che davano luce alla tavolozza di macchie rosse che spuntavano da abiti, scialli, scarpe, fiocchi e ogni forma di indumento che richiamasse il colore del sangue versato dalle donne.
In prima fila in fascia tricolore i sindaci di Garda Davide Bendinelli, di Cavaion Sabrina Tramonte, di Costermano Stefano Passarini, di Torri Stefano Nicotra, di Bussolengo Paola Boscaini, i vicesindaco di Castelnuovo Ilaria Tomezzoli, di Bardolino Marta Ferrari, di Rivoli Luca Gandini, l’assessore di Lazise Maria Vittoria Gatto e l’assessore di Pastrengo Michela Venturini che ha organizzato la seconda fiaccolata nel paese di adozione di Maffezzoli per giovedì prossimo. (Domani pomeriggio, sabato 18, alle ore 16 si tengono i funerali di Alessandra nella chiesa parrocchiale di Garda).
Davanti al corteo i bambini delle scuole elementari, tantissime maestre e i dirigenti scolastici.
Gruppi di donne dei paesi del comprensorio gardesano e delegazioni delle associazioni Telefono Rosa, Isolina.e, Tè Donna, Sos Violenza Domestica. In questi giorni sono apparsi drappi rossi ai balconi dei municipi di Cavaion, Pastrengo e dall’altro giorno anche a Bardolino e Garda.
E drappi rossi, ieri sera a finestre e balconi di Garda, con gli archi della Loggia dove sventolavano le bandiere. Per “Isolina.e” presenti una 15ina di donne con la presidente Marisa Mazzi e Chiara Stella che hanno denunciato il fenomeno chiedendo venga riconosciuta l’enormità del fenomeno dal Parlamento come prioritaria emergenza nazionale. Chiedono anche venga costituita una Procura Nazionale Antifemmicidio, sulla falsariga della Procura Nazionale Antimafia e che venga istituita un’associazione nazionale di servizio alle donne.
In corteo anche le volontarie di Telefono Rosa che sottolineano: “Dobbiamo scendere nelle piazze per dimostrare la vicinanza e la voglia di cambiamento a tutte le donne vittime di violenza”. La fiaccolata è stata voluta dall’Amministrazione in forma sobria, come spiega il sindaco Davide Bendinelli: “Per rispetto verso la famiglia di Alessandra, perché le persone hanno il diritto di vivere i loro lutti nella propria intimità. E’ fondamentale, infatti, non strumentalizzare il fatto, ma piuttosto sensibilizzare la società e i giovani a combattere la violenza sulle donne da un punto di vista culturale”. A.S.
Mi sento di ringraziare Annamaria Schiano, per avere presenziato fino alla fine della fiaccolata….cosa che le ha permesso di essere più precisa, di altra giornlista, sul numero delle persone presenti alla fiaccolata, in questi casi è importantissimo riportare la realtà del vissuto…altrimenti si fa un grave torto a chi ha scelto di esserci!!!!! Grazie dunque