Tav: i Comuni del Basso Garda fanno ricorso al Tar contro il Ministero dell’Ambiente
I sette Comuni del Basso Garda, territorio su cui dovrebbe sorgere la tratta Tav danno battaglia allo Stato e alla Regione Veneto. I sindaci di Sommacampagna, Sona, Castelnuovo, Peschiera, Ponti sul Mincio, Pozzolengo e Desenzano stanno deliberando a catena di dare mandato all’avvocato Maurizio Sartori di Verona per l’inoltro di un ricorso al Tar del Lazio contro il Ministero dell’Ambiente. Chiederanno l’annullamento del decreto ministeriale sull’approvazione della verifica di ottemperanza alle prescrizioni poste al progetto preliminare dal Cipe nel 2003. In sostanza il 22 febbraio scorso il ministero ha dato l’ok al progetto definitivo di Cepav Due depositato nel 2014 per la realizzazione della tratta Brescia-Verona.
“Il progetto preliminare era stato approvato dal Cipe a determinate condizioni di fattibilità – spiegano dagli uffici tecnici del Comune di Peschiera, tra i primi a scendere in prima linea contro il progetto Tav – Il Consorzio ne ha modificato alcune parti e lo ha sottoposto al parere del ministero Ambiente, che si è espresso a favore”. I Comuni, dunque, impugnano questo parere favorevole, considerando il progetto ad impatto ambientale e insussistente nella “opzione zero” (vale a dire che ci potrebbero essere opzioni alternative al progetto, come quella sempre sostenuta dai sindaci del potenziamento della linea ferroviaria attuale). Inoltre, i Comuni si oppongono anche alla Regione Veneto, che 10 giorni fa ha chiesto loro un parere sulla “reiterazione del vincolo di esproprio”: i municipi voteranno parere negativo alla richiesta.