Affi: il Ministero della Difesa annuncia cessione gratuita entro un anno del bunker antiatomico al Comune
Si riaccende la luce (dal 2010 spenta) in fondo al tunnel per il Comune di Affi verso l’acquisizione della storica ex base Nato West Star. Entro un anno il bunker antiatomico dovrebbe essere ceduto gratuitamente al paese che ha ospitato per mezzo secolo nella pancia del monte Moscal la base segreta del comando interalleato atlantico, dal 2007 non più attiva ed attualmente sotto la responsabilità del demanio militare.
Lo annuncia il sindaco Roberto Bonometti, che martedì 8 marzo si è recato a Roma al Ministro della Difesa. Al tavolo ministeriale c’erano il vice capo di Gabinetto, generale di divisione aerea, Alberto Rosso e il colonnello aiutante Fabio Nardi; per l’amministrazione comunale di Affi anche l’assessore ai lavori pubblici, Gianmarco Sacchiero; come consulenti il generale di brigata ausiliario Gerardino De Meo, (ultimo comandante Nato di West Star) e l’architetto Gregory Paolucci, libero professionista e professore di Tecnologia, presidente della fondazione “Bunker Soratte”.
Il Comune di Affi è da anni che chiede gli venga ceduta West Star, anche in nome di una identità storica che ha assunto il paese con la presenza del bunker segreto, costruito proprio per ospitare i comandi militari dell’Occidente in caso di attacco atomico. Ed ora si è aperta la strada per il passaggio.
“I dirigenti del ministero ci hanno assicurato che potremo acquisire la struttura –rivela il sindaco– Ci vorrà non meno di anno per l’iter, ma siamo alla svolta. Tutto parte dal decreto milleproroghe varato il 25 febbraio scorso, in cui è stata inserita la possibilità di cedere ai Comuni i Beni non più interessanti per lo Stato. E ci hanno confermato che West Star non è più rilevante per lo Stato”. Il decreto prevede che l’ex base Nato venga trasferita al Demanio civile di Mestre, al quale il Comune già la settimana prossima invierà domanda di acquisizione del Bene. “All’incontro, il generale Rosso – sottolinea il sindaco – ha subito esordito dicendo che da parte del Ministero della Difesa non c’erano motivi ostativi nel cedere West Star al demanio civile, anzi che la cosa era molto ben vista, alla luce delle responsabilità che il ministero ha nel farsi carico di infrastrutture non attive”.
Bonometti al tavolo ministeriale ha illustrato i progetti del Comune per la valorizzazione del bunker, che consistono nel creare in una parte della vasta superficie sotterranea di 13 mila metri quadrati un museo della guerra fredda, a cui affiancare un centro ricerche in collaborazione con alcune università pubbliche ed anche lo stoccaggio di dati informatici per una società privata.
“Rosso ci ha spiegato che l’approvazione dell’apertura sino al 31 dicembre 2016 di un’altra finestra sul Federalismo Demaniale, dà la possibilità alle amministrazioni pubbliche di richiedere aree demaniali senza oneri di spesa – conclude Bonometti – e senza attendere l’eventuale pubblicazione di un nuovo elenco di infrastrutture militari cedibili alla pubblica amministrazione, stimando che i tempi di concessione di West Star si dovrebbero ridurre notevolmente, addirittura a meno di un anno dalla richiesta.”
Annamaria Schiano
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