Nel 2013 ci fu un’esplosione nel bunker antiatomico di Affi, ora “sotto attacco” dei vandali
Nel 2013 c’è stata un’esplosione all’interno del bunker antiatomico di Affi, ex base militare Nato. West Star, così, ha rischiato il “big bang”. Al suo interno, infatti, manca la luce dal 2013, quando, secondo fonti militari, scoppiarono dei grossi fusibili dell’impianto elettrico: l’esplosione fu accompagnata da una grande boato ed avvenne mentre all’interno si trovavano alcuni dipendenti della Difesa addetti al controllo, che pensarono ad un terremoto ed ebbero l’impressione che il monte Moscal stesse collassando.
Persero persino l’orientamento e riuscirono ad uscire incolumi con le torce dei loro cellulari, ma presero un gran spavento. Da allora la base non ha più ricevuto la corrente elettrica ed è stata trasformata in “Infrastruttura Non Attiva” (Ina). Ma il bunker è ancora “sotto attacco”: l’estate scorsa ci sono stati degli atti di vandalismo al suo interno e così, da settembre, lo Stato Maggiore non rilascia più autorizzazioni per visite all’ex base Nato. Oggi, a distanza di otto anni dalla dismissione delle attività militari, non se ne conosce ancora il suo destino.
Nelle foto sotto l’ultima esercitazione Nato nel novembre 2004 “Allied Warrior”: briefing nella JCWR (Joint Conference War Room). Anche un cartello che rammentava le misure di riservatezza da mantenere e delle bombole di ossigeno, necessarie per rendere l’aria respirabile in caso di chiusura ermetica a seguito di esplosione nucleare.
West Star è stata costruita ad inizio anni ‘60 nelle viscere del monte Moscal ad Affi: dal 1966 al 2007 fu il più grande bunker antiatomico d’Italia, ospitando per tutta la Guerra Fredda la sede protetta del comando Nato. La base, poi, fu ceduta dalla Nato al Ministero della Difesa il 9 ottobre 2007, ancora funzionante. L’uso militare del bunker, però, fu abbandonato nel 2010, dopo il sopralluogo dell’allora Ministro della Difesa Ignazio La Russa, che confermò la proposta dei vertici militari di dismettere la base. Dal 2010, dunque, West Star perse interesse per i militari, ma continuò ad essere video-sorvegliato e con gli impianti di aereazione funzionanti al minimo. C’erano già stati tentativi di intrusione, con persino il tentativo di furto di un trasformatore da 20.000 a 10.000 volt posto all’esterno. Con la cessione al Ministero della Difesa, la custodia del sito antiatomico è stata affidata al 5° Reparto Infrastrutture (Sez. Staccata di Verona).
Sotto il video del TG3 della visita dell’ex ministro La Russa
Il 10 giungo 2015 il “Comando Infrastrutture Nord”, nel confermare la mancanza di interesse della Difesa per West Star, ha sollecitato l’Agenzia del Demanio del Veneto a “rendere note le azioni eventualmente già intraprese in esito alla richiesta del Comune di Affi, ovvero se sussistano elementi ostativi all’auspicata acquisizione da parte dell’amministrazione locale”. Ma ad oggi non risulta che l’attuale Direttore dell’Agenzia del Demanio Vincenzo Capobianco abbia preso delle decisioni.
Annamaria Schiano
Buongiorno,
sapete dirmi in che mese del 2013 è avvenuta l’esplosione?
mi spiace non sappiamo il mese. stiamo risalendo alla fonte, eventualmente le faremo sapere.
La ringrazio. Nell’estate del 2013, tre testimoni hanno avvistato dei globi di luce scendere sul monte moscal. Hanno avuto anche la prontezza di fotografare. Mi faccia sapere se riesce a rintracciare la data. Aprofitto per complimentarmi con lei per il blog.
interessante segnalazione. Non è che si possono rintracciare questi scatti fotografici?
Grazie.
I testimoni sono miei familiari, mia moglie, mia cognata e mia figlia. Prima di girargliele, preferirei sapere in quale mese è successo.