Il Governo sblocca 1,7 miliardi: 38 milioni vanno alla Provincia di Verona
Il Governo sblocca 1,7 miliardi per gli Enti locali: alla Provincia di Verona 38 milioni “sulla carta”. “Incassiamo crediti ultradecennali scaduti per 36 milioni e denaro spendibile per 2 milioni- sottolinea il presidente Antonio Pastorello- I 38 milioni che lo Stato ha finalmente deciso di pagare alla Provincia di Verona, rappresentano un credito che il nostro ente vanta sin dagli anni 1997 – 2005.
Quando nel 2008 è venuta meno la norma che impediva al Ministero degli Interni di pagare quei fondi alla Provincia ero assessore al Bilancio e vicepresidente e ho avviato immediatamente – reiterandola di anno in anno – una richiesta di pagamento al Ministero. Invano. Nel bilancio statale i soldi – per tanti Comuni e Province d’Italia – non c’erano più”.
Nel 2013, così, la Giunta provinciale, adeguandosi a quanto già attivato da numerose Province, ha deciso di promuovere la causa contro lo Stato. Nel 2014 ha notificato al Ministero un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Venezia in favore della Provincia di Verona, che è stato impugnato dall’Avvocatura dello Stato per conto dei Ministeri dell’Interno e dell’Economia, che hanno promosso giudizio tuttora pendente.
La posizione debitoria dello Stato nei confronti degli Enti locali per il mancato trasferimento delle risorse in questione è molto diffusa a livello nazionale. Dette risorse corrispondono ad un credito difficilmente contestabile sul piano giuridico, anche perché normalmente riconosciuto dal Ministero dell’interno. Sembra quasi che lo Stato si opponga giudizialmente alle pretese creditorie degli enti locali, più che altro per guadagnare tempo e procedere ai pagamenti ‘mano a mano’, quando cioè riesce a reperire le risorse di bilancio necessarie per estinguere i propri debiti verso Comuni e Province. Con il bilancio statale del 2015 si è finalmente voluto dare una soluzione al problema che interessa ancora tantissimi enti. “I 38 milioni che dovremo incassare a breve, grazie anche alla priorità acquisita attraverso la notifica del decreto ingiuntivo, -continua Pastorello- non sono purtroppo soldi utili per assicurare il pareggio di bilancio 2015 e il rispetto del Patto di Stabilità 2015. Infatti per oltre 36 milioni l’incasso chiuderà partite contabili relative a crediti verso lo Stato già registrati nei passati bilanci, e che hanno concorso agli equilibri di bilancio e al patto di stabilità di quelle annualità. Solo poco più di 2 milioni di euro rimarranno, quindi, come entrate 2015 utili per cercare quell’equilibrio di bilancio che, al momento, non riusciamo ad assicurare a causa degli imponenti tagli alle entrate provinciali previsti da numerose manovre di finanza pubblica, non ultima la Legge di Stabilità 2015. Un ringraziamento particolare va all’onorevole Diego Zardini che ha seguito la vicenda in prima persona”, conclude.