La TAV passerà in galleria sotto il pavimento del Santuario della Madonna del Frassino. I frati si ribellano al tracciato
Contro la Tav anche i frati minori del Santuario della Madonna del Frassino. Quantomeno contro il tracciato dell’alta velocità, che da progetto dovrebbe passare in galleria sotterranea praticamente sotto il santuario. L’Ordine dei frati minori di Sant’ Antonio, (con sede a Marghera), sono più di 10 anni che si sta battendo per spostare il tracciato il più lontano possibile dal centro spirituale.
Già nel 2001-2003, quando apparve il progetto preliminare a cui è stata posta la Valutazione di impatto ambientale, l’allora padre guardiano, Oreste Marcato,
(si chiamano guardiani i rettori del convento, proprio perché devono proteggere la madonnina di 12 centimetri apparsa ad un contadino su un frassino l’11 maggio 1510), aveva condotto una raccolta di firme, inviata poi agli enti preposti, a cui seguirono lettere e tutte le azioni possibili da parte dell’ordine religioso perché venisse spostato il tracciato lontano dal santuario. “Abbiamo fatto di tutto, anche in collaborazione con l’amministrazione comunale che in occasione dei festeggiamenti per i 500 anni di presenza dei frati a Peschiera, ci ha donato una targa con la speranza che vi rimaniamo per altri 500 anni”, spiega l’economo del santuario, Frà Tezio Cattelan.
La preoccupazione più grande dei frati sono le vibrazioni che creerebbero i treni ad alta velocità e relativi danni alla staticità degli edifici. “In particolare il santuario che è il più alto di tutti –continua padre Tezio- sarà in grado di sopportare i traumi dei passaggi dei treni e anche gli scavi nei terreni che non sappiamo nemmeno a che profondità saranno fatti?”. Per togliersi ogni dubbio l’ordine ha già incaricato l’architetto Stefano Fraccaroli, di Peschiera, di eseguire uno studio sulla staticità degli edifici, che ha iniziato questa mattina i primi rilievi. “Non sappiamo neanche se il santuario ha le fondamenta –prosegue l’economo- poiché nel Cinquecento non sempre si facevano gli edifici con le fondamenta.
Qua siamo a qualche decina di metri dall’autostrada, che già crea il suo bel rumore, e poiché la Tav correrà parallela sul lato sud verso il santuario, praticamente ci sarà la galleria sotto il parcheggio, a 5 metri dal primo edificio del santuario”. Già nel 2003, dopo i solleciti dei frati, sono usciti gli ispettori del ministero alle infrastrutture per verificare le criticità dell’area. “Ci hanno assicurato che non ci saranno problemi di vibrazioni o di rumori, ma noi non siamo convinti, di sicuro le vibrazioni ci saranno”, sottolinea il frate economo.
Ciliegina sulla torta, poi, il cantiere logistico L.5.L.1 che dovrebbe sorgere anch’esso a poche centinaia di metri dal santuario, in via dei Frati, giusto per non sbagliare, con un villaggio abitativo per circa mille operai addetti ai lavori. “Centro logistico che creerà compromissione dell’accessibilità al santuario e movimento di chissà quanti camion e chissà per quanti anni. Ma questo è un luogo di raccoglimento spirituale, una delle testimonianze storico-religiose più antiche dell’intera zona. Ci vengono circa 5mila persone alla settimana, milioni di pellegrini che vengono a vedere la Madonnina amatissima dalla gente”, conclude Frà Tezio.
La galleria artificiale del Santuario del Frassino si estenderà per 1.260 metri, la viabilità sarà modificata con la creazione anche di due nuove rotonde per il collegamento con il Cantiere Logistico L5 L1, il quale ricoprirà una superficie di 50mila metri quadrati, più altri 20mila per aree stoccaggio e tecnica.
Annamaria Schiano