Nasce l’associazione “Unione pescatori sportivi del Garda” con la finalità di vigilare sulla pesca e ripopolare il lago di pesci
I pescatori si autodisciplinano e danno vita ad un’associazione che raggruppa tutti gli sportivi del lago. “Unione pescatori sportivi del Garda”, infatti, il nome dell’aggregazione che riunisce sette associazioni locali con circa 900 associati. L’UPSdG, si è presentata ufficialmente mercoledì sera a Bardolino, all’hotel Caesius, in una sala gremita
da un centinaio tra pescatori , curiosi e rappresentanti delle associazioni. Presentate così le finalità della nuova associazione di pesca sportiva: collaborare ad ogni livello per individuare i problemi del lago e fare il possibile per affrontarli in modo moderno ed efficace.
L’incontro è stato occasione per mettere a punto i primi impegni concreti: 1- la semina di 40 mila avannotti di trota lacustre, (già effettuata); 2- un tesserino segna catture sul quale tutti i soci saranno invitati ad annotare numero e peso dei pesci catturati. A fine stagione i tesserini saranno raccolti a fini statistici. L’adesione all’iniziativa è assolutamente volontaria, l’obiettivo è raccogliere dati sulla quantità e qualità di pesce che viene catturato nel lago. 3- l’organizzazione di un corso per guardapesca volontari. La convinzione dei pescatori – ribadita a più riprese anche in sala mercoledì – è che la sorveglianza sul Garda sia troppo sporadica e sottodimensionata rispetto ai numeri dei pescatori, sia sportivi che professionali. Creare un gruppo di volontari, con la formazione necessaria, disposti a dedicare parte del proprio tempo al controllo del rispetto delle regole da parte di tutti può essere un passo avanti importante.
Hanno aderito ufficialmente all’associazione: Amici della Tirlindana Garda Trentino, Dirlindana Club Malcesine, Matross Garda, Gtl Sirmione, Club Pescatori Benaco (Manerba), Updg Toscolano, Apd La Fario Toscolano superiore. Non si è ancora espressa la Aspd Limone, mentre Desenzano ha spiegato all’incontro di preferire al momento astenersi: collaborerà con l’Unione Pescatori Sportivi del Garda sui progetti e sulle iniziative, ma senza aderire ufficialmente, almeno per ora.
E’ intervenuto alla serata il consigliere regionale veneto Davide Bendinelli, presidente della quarta commissione “Caccia e pesca”. Che salutando la nascita della UPSdG come un passo avanti fondamentale per la razionalizzazione della gestione delle acque e dell’ambiente del Garda, si è impegnato a fornire tutto ciò che servirà come supporto tecnico per agevolare il cammino dell’Unione Pescatori Sportivi del Garda.
L’Associazione pescatori sportivi del Garda nasce con un primo direttivo costituito dai fondatori. Rappresenta tutte le diverse zone rivierasche. Presidente è Alberto Rania, di Riva del Garda. Vicepresidenti Roberto Zane (San Felice sul Benaco) e Walter Calicante (Bardolino). Segretario Fabiano Bartoli di Tignale. Tesoriere Massimo Corsini di Sirmione. Revisore dei conti Lucio Rubetti, di Desenzano. Consiglieri Pasquale Verzellesi (Cremona), Alessandro Ponti (Milano), Roberto Vallisari (Castelletto), Riccardo Andreis (Malcesine) e Mauro Fava (Torbole). Organismo autonomo all’interno della UPSdG è la “Commissione dei Presidenti”: ne fanno parte di diritto tutti i presidenti delle associazioni che aderiscono all’Unione e il Presidente di UPSdG.
Ai Presidenti delle associazioni, che si riuniranno a breve, spetterà il compito di indicare all’Unione i vari problemi aperti sul lago e assieme individuare le linee programmatiche di intervento e le azioni concrete da mettere in campo per cercare di risolverli.
La nascita di questa Associazione ha una preistoria che, secondo me, merita di essere ricordata. I primi tentativi di creare un Associazionismo con questi scopi, risale agli anni ’80 su iniziativa dell’allora Presidente del Matross di Garda (e ora Sindaco di Garda) Antonio Pasotti. Costituimmo (io ne ero il Segterario) l’Associazione tra Pescasportive con Tirlindana, che accomunava: Malcesine, Brenzone, Torri, Garda). Le Associazioni avevano come obiettivo la maggior valorizzazione dell’incubatoio di Bardolino e di Cassone, unitamente all’autotassazione per ripopolare il lago. Atti e verbali li lasciai al “Matross” quando, gravato da altri impegni, dovetti cedere le consegne. Mi fa piacere che dopo tanti anni, quel seme sia germogliato facendo crescere una pianta ben più robusta di quanto rientrava nelle nostre aspettative. Mi fa piacere anche aver contribuito alla posa di quel seme.
Carlo Rosa-Costermano.